C’è plastica e plastica

C’è plastica e plastica.

Chi ci conosce e frequenta il nostro Store sa che da prima dell’entrata in vigore della direttiva sulla plastica avevamo iniziato la conversione delle nostre forniture.

Cerchiamo di fare chiarezza sulla Direttiva (UE) 2019/904 entrata in vigore in Italia il 2 luglio 2019. Lo scopo è “prevenire e ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente…” “promuovere la transizione verso un’economia circolare con modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e sostenibili“.

Quindi non una totale demonizzazione della plastica, come è stata interpretata, ma la necessità di evitare quella monouso (quindi non riutilizzabile, non lavabile, non riciclabile) a favore di plastiche che consentono il riutilizzo, quindi siano lavabili anche più volte e riciclabili completamente alla fine della loro vita.

Questa è l’economia circolare il cui un prodotto alla fine della sua vita viene riconvertito in altro senza creazione di nuova plastica.

E questo è il piccolo contributo che tutti possiamo dare, senza particolari sacrifici ma solo prestando attenzione ai nostri comportamenti, per fare la nostra parte nel rispetto dell’ambiente che ci ospita.

Molte ditte fornitrici si sono già da tempo attivate per la conversione di questa filiera garantendo prodotti bio (es. posate e piatti in cartone pressato e bambù e altri materiali di origine vegetale) oppure in plastiche riutilizzabili, adatte agli alimenti e riciclabili.

L’utilizzo del bambù, sebbene naturale, va fatto con criterio per evitare il disboscamento di altre aree a fini di lucro, cosa che purtroppo sta già accadendo.

Per la plastica la filiera deve essere controllata per avere la sicurezza che si stia effettivamente riciclando e che, nel caso di prodotti per uso alimentare, siano state seguite le procedure corrette.

Entrambe le opzioni, naturalmente, richiedono delle certificazioni e noi ci riforniamo solo di prodotti certificati.